Uros: il popolo che vive sull’acqua

A oltre 1300 km dalla capitale peruviana Lima esiste una piccola comunità di appena 1800 anime che sembra provenire da un’epoca molto remota: sto parlando degli Uros! Ci troviamo al confine con la Bolivia, sul lago Titicaca, a oltre 3800m di altezza: con i suoi 281m di profondità massima, pensate, è il lago navigabile con la maggiore altitudine al mondo. Ma neanche le dimensioni “scherzano”: con i suoi 8000km² è il 18esimo lago per estensione al mondo, e il più esteso del sud America. Insomma, qua c’è da far invidia alle migliori pellicole hollywoodiane ambientata nel passato … ma aspetta un attimo, questa non è finzione, ma realtà!

Caratteristica del lago è la totora, una pianta galleggiante simile al bambù. Grazie alle sue proprietà idrofobe, gli Uros sono in grado di realizzare isole galleggianti e barche. Eh si, questo lago è costellato da 70 isolette artificiali che possono ospitare dalle tre alle dieci famiglie. Le isole sono interamente realizzate in totora, le cui lunghe canne vengono intrecciate per formare il kilhi, ovvero una base solida ma galleggiante, di spessore sino a 3 metri, mentre dei pali posti sul perimetro o delle pietre ne garantiscono l’ancoraggio al fondale. Anche le abitazioni sono realizzate in totora, ma essiccata, per garantire protezione dall’umidità. Ma, come direbbero i miei nonni siciliani: Cu campa, vecchiu si fa (chi vive diventa vecchio)! Anche le isole di totora invecchiano: è quindi richiesta una manutenzione continua! Ma da queste parti non funziona come dalle nostre latitudini, non si bandisce una gara d’appalto: è una attività collegiale, che coinvolge tutta la comunità dell’isola. E voi? Ci vivreste su delle isole galleggianti? Oppure siete del club degli ansiogeni?

Il lago è vita: da qui ricavano il pesce, ma è anche una difesa, che ha permesso di proteggersi dalle invasioni e di mantenere la propria identità culturale. Dal lago proviene anche la totora, che ha una connotazione sacra: è un dono degli dèi, che merita rispetto, il cui raccolto è accompagnato da preghiere e cerimonie per garantire la prosperità e la protezione della comunità. Ma voi avete mai sentito parlare di intelligenza ecologica? Un concetto moderno, promosso dallo psicologo statunitense Goleman: significa rendersi conto di far parte di un ecosistema, significa avere consapevolezza di non essere soli sul pianeta e che ogni nostra azione produce conseguenze, perché in fondo tutto è interconnesso! Avrete capito dove voglio arrivare no? La loro vita è in simbiosi, non potrebbero vivere se l’ambiente fosse malato: ma quanto sono trendy i nostri amici Uros!

Tutto figo, ma la modernizzazione minaccia la sopravvivenza di questo baluardo: innovazioni come i pannelli solari e i fornelli a gas sono giunte, i giovani si allontanano alla ricerca di nuove opportunità, mentre la pesca eccessiva e l’inquinamento del lago rischiano di compromettere gli usi e costumi. Riusciranno a sopravvivere ancora per lungo e a mantenere la propria identità? Oppure la prepotente globalizzazione avrà la meglio? Beh, quando anche l’ultima isola affonderà, risucchiata dal peso della modernità che si pone su come un macigno, ci sarà solo la memoria a tenere a galla … ma preghiamo che non succeda mai!

Prova a immaginare: davanti a te uno specchio d’acqua trasparente, il profumo della natura selvaggia è dentro di te, il cielo limpido tanto da permetterti di scorgere degli alti monti in lontananza. Ed ecco, giungi su un’isoletta a occhi chiusi, senti le onde leggere del lago, senti sotto di te il lago che respira, ti chiama, ti avvolge come una mamma accoglie il suo nascituro, ma nel frattempo si è fatto il tramonto … apri gli occhi, il lago ti emoziona con i suoi colori! Wow

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *